La Crisalide, il vintage in versi

Maria Alloisio ama la poesia e il vintage con la stessa intensità, e siccome non riesce proprio a pensare che una delle due passioni possa avere il sopravvento sull’altra, ha deciso di unirle entrambe in un unico, suggestivo progetto. Il progetto si chiama “Crisalide”, e come un bozzolo raro e prezioso custodisce versi e vestiti, anzi, per essere più precisi, un verso per ogni vestito.“Propongo e associo un abito per ognuna delle poesie che mi capita di comporre – afferma Maria – mossa dalla convinzione che il vintage e la poesia vivano e si alimentino di sogni, e soprattutto che entrambi siano destinati a rinascere ogni volta che qualcuno rilegge un verso, oppure indossi un abito già appartenuto ad altri”.

Quando si entra nella sua bottega di Orzinuovi, in provincia di Brescia, viene perciò da pensare di essere finiti tra le pagine di un bel libro che narra di cose fatte bene e con cura. E sfogliandolo non si può fare a meno di continuare a cullarsi tra immagini e metafore: tagli, cuciture, tessuti e altri minuziosi particolari sembrano quasi virgole e pause di respiro in grado di dare anima e carattere a vestiti e accessori che hanno sempre qualcosa di interessante e ispirato da dire. “D’altronde – spiega la stessa Maria – fin da quando ero piccola e andavo in pellegrinaggio in veri e propri templi del vintage come la Montagnola di Bologna o la Fiera di Napoleone a Milano, ho pensato che quei vestiti bellissimi fossero dei piccoli tesori, e che nella mia vita sarebbe stato bello poterne scoprire e riproporre il più possibile”.

Un desiderio che Maria è riuscita a realizzare, mostrando tra l’altro sempre la massima considerazione per un’idea, quale quella del vintage, non immune da attacchi e cattive interpretazioni. “Dopo il grande boom degli ultimi anni – precisa – l’usato, che ormai tutti chiamano vintage senza fare a volte grosse distinzioni tra le offerte, è stato vittima di grandi speculazioni economiche e di immagine, con tutto quello che ne è derivato sia per quanto riguarda i prezzi, sia se si pensa alla qualità delle proposte”.È anche per questo motivo quindi che all’interno del suo negozio un cartello specifica a chiare lettere che la Crisalide offre “vestiti usati”, e non vintage. Le serve, spiega, per rispettare un ideale di riciclo che va al di là della moda e del fashion, e affonda le radici in una convinzione etica tramandata dalla sua famiglia contadina: “fin da bambina mia madre mi vestiva con abiti usati, con abiti riciclati, i soldi erano pochi ma la dignità era grande”.

“Ho sempre tenuto fede a questo universo – prosegue Maria – così come ho fatto e continuo a fare quando mi dedico a quello parallelo della poesia”.

E i risultati nella bottega della Crisalide e nei mercatini dove le capita di esporre si vedono e ancora prima avvertono nell’aria. Per Maria i vestiti e gli accessori sono preziosi depositari di storie e come tali vanno trattati. Storie scritte con ago e filo, che parlano di chi li ha indossati e dello stile con cui lo ha fatto. “Il mio compito – conclude – è di accogliere quelle storie, rispettarle quanto più possibile e fare di tutto perché altre persone, indossando nuovamente quei capi, possano magari continuare a scriverle e alimentarle in prima persona”.

I capi e gli accessori de La Crisalide saranno esposti dal 7 al 9 dicembre a Palazzo Tubertini, in occasione della seconda edizione di Bologna Vintage Market. Intanto è possibile conoscere l’offerta di Maria sul sito www.lacrisalidevintage.blogspot.it e sulla sua pagina Facebook (www.facebook.com/LaCrisalide).

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