Felicita, recupero, creazioni emozionali e un accento che cade sempre sullo stile

Chi lo ha detto che se una cosa è vecchia, passata di moda, il suo tempo è ormai scaduto? Di certo non la Signorina Felicita, ovvero due ragazze appassionate e impegnate a vario titolo nei campi della grafica, della moda, del design e dell’arredamento, che hanno deciso di fare della creazione emozionale basata sul recupero una vera e propria missione. “Ci piace lavorare su oggetti e capi dimenticati e a volte letteralmente sepolti nell’oblio – spiega Francesca Zanfrognini a nome del duo – convinte che spesso nascondano dettagli meritevoli di essere recuperati e ricombinati in nuove creazioni che parlino al presente, strizzando però l’occhio al passato e al suo carico di storia”.

Tanto per capirsi, tutto questo può voler dire un abito da sposa degli anni ‘60 che si trasforma in un bracciale di pizzo, perle e bottoni; vestiti ricavati da vecchi kimono made in Tokio; o ancora altri capi e accessori impreziositi da charms e gioielli scovati nei mercatini di New York. Creazioni dallo stile globale e assolutamente contemporaneo, ma capaci al tempo stesso di preservare un’anima e un carattere inconfondibili e a loro modo inossidabili.

“Lavoriamo sempre su stock e rimanenze di collezioni del passato – prosegue Francesca – e già dalla scelta del nostro nome, ispirato ai versi di Guido Gozzano, cerchiamo di far passare l’idea che per ogni oggetto, anche se magari si tratta di ‘piccole cose di pessimo gusto’ per citare un’altra sua poesia, c’è sempre un ultimo sguardo da dare, alla ricerca di un particolare da salvare e destinare a nuova vita”.

Nuova vita che Francesca e Monica infondono con un lavoro rigorosamente manuale, fatto di ricerca, dedizione, ingegno e anche tanta fatica, e finalizzato alla realizzazione di edizioni limitate e spesso e volentieri di pezzi unici e di fatto irripetibili. “Considerato anche il tempo che spendiamo in giro per il mondo a caccia del materiale originario su cui lavorare – aggiunge – è davvero difficile quantificare quanto lavoro c’è dietro ad ogni singolo articolo. Ma quello che appaga più di tutto i nostri sforzi è sapere che questa attenzione ai dettagli, questa cura a volte quasi maniacale, viene sempre percepita da chi sceglie di comprare da noi”. E chiamata a scegliere una formula per sintetizzare l’essenza del loro brand, Francesca non ha esitazione: “Cerchiamo di proporre un mix ispirato di emozione e leggerezza. Si tratta di un traguardo ambizioso e non sempre facilmente raggiungibile. Quando lo centriamo però, vecchio e nuovo, passato e futuro, moda e sostenibilità cessano di essere opposti e convivono in un nuovo equilibrio in grado di parlare tanto agli occhi quanto al cuore”.

I vestiti e gli accessori di Felicita saranno esposti a Palazzo Tubertini dal 7 al 9 dicembre, in occasione della seconda edizione di Bologna Vintage Market. Intanto è possibile dare un’occhiata a sito www.signorinafelicita.com.

Tabatà, l’arca delle occasioni

Viaggiare è una sua loro grande passione, ed è anche per questo motivo che le tante cose raccolte in giro amano rimetterle in circolo, così che non la smettano mai di affascinare, sedurre, rapire. Loro sono Flavia ed Emiliano, da anni in navigazione nel mare aperto del vintage a bordo di Tabatà, vero e proprio vascello stipato di oggetti e rarità scovati e raccolti nelle botteghe e negli empori del mondo. “Veniamo da Modena e d’estate lavoriamo in Costa Smeralda, ma siamo comunque in costante movimento – ci dice Flavia – mossi dalla convinzione che ci sia sempre qualcosa di nuovo e interessante da scoprire, e che le scoperte meritino poi di essere condivise in altri posti e con altre persone”.

Tra le loro scoperte spicca ad esempio una ricca collezione di occhiali di moda nelle stagioni passate, oggetti che si distinguono sempre per qualche particolare che li rende unici e accattivanti. “Gli occhiali sono il nostro forte – dice – e la cura che dedichiamo a trovarli e selezionarli viene ripagata in pieno dalle tante persone che si concedono un piccolo, esclusivo privilegio ricomprandoli da noi”.

E di cura ce n’è tanta anche nella scelta e nella proposta di abiti da sera, borse e altri accessori, soprattutto femminili, che è possibile ammirare sui banchetti di Tabatà. Banchetti che presentano anche vere e proprie chicche vintage, come una vasta gamma di abiti da sera americani degli anni ‘70, e una ricca collezione di vestiti per bambini risalenti agli anni ‘60 e ‘70 e ai decenni successivi.

Ma l’offerta di Flavia ed Emiliano va anche oltre, abbracciando idealmente tutti i legami affettivi, compresi quelli con i nostri amici a quattro zampe. Sull’arca di Tabatà trovano infatti posto anche le stupende e originalissime creazioni di Patrizia Fratus, artista bresciana che riproduce dei mezzi busti in carta pesta di cagnolini, che indossano originali abiti e pizzi dell’Ottocento. I mezzibusti possono essere effettuati anche su richiesta, partendo dai ritratti dai clienti, e anche i visitatori di Bologna Vintage Market, in programma a Palazzo Tubertini dal 7 al 9 dicembre, potranno chiederne la realizzazione. Sempre in occasione della mostra mercato del vintage, Tabatà presenterà anche una collezione di pull di cachemire in puro stile vintage, mai indossati e quanto mai indicati per farsi un caldo e colorato regalo in vista del prossimo Natale.

Arte, Fashion & Furnishing, al Mina’s Lab il nuovo made in Italy è di casa

C’è chi non resiste al fascino delle grandi firme, e chi quando si tratta di moda, stile e produzioni vintage non la smetterebbe mai di scandagliare, alla ricerca di nuovi interpreti e delle ultime produzioni in materia. Cecilia Isola appartiene senz’altro a questa seconda categoria, ed è per questo che la sua boutique di Casola Valsenio, nel cuore della Romagna, sembra una finestra affacciata su tutto ciò che di più vivo ed interessante si muove ed agita nella nuova scena dei creativi italiani. “Nella bottega – spiega – cerco di dare visibilità a tanti giovani creativi che meritano la massima attenzione per il piglio, il dinamismo e il carattere con cui stanno smuovendo le acque del made in Italy”. Si tratti di artigiani, artisti, designer o stilisti, la missione di Cecilia è quella di fare luce sulle loro creazioni, e a prescindere dai vari stili e linguaggi esaltare la sensibilità sostenibile ed eco-friendly che le che accomuna.

Proposte a volte davvero originali e insolite, come la carta utilizzata per fogli di quaderni, book e materiale di cancelleria che grazie alla fantasia di Felice Botta viene ricavata dalla mucillagine veneziana. E rimanendo in tema di DOP, come non citare la linea di bellezza, le essenze e le profumazioni raccolte nella linea “Il giardino delle erbe”, i prodotti per la casa e per la cura della persona realizzati usando la Lavanda di Venzone, o i cosmetici all’olio di Toscana che è possibile trovare sugli scaffali reali e digitali di Cecilia?

“Tutto quello che vi finisce sopra – spiega la stessa – è frutto di una mia personale ricerca che privilegia la rarità e il dettaglio unico”. Vale anche per i tanti giovani stilisti italiani e internazionali che producono vestiti e accessori in modo assolutamente artigianale (Greta Pigatto,T shirterie, WHITE TSHIRT, Serena Digiacomo, Pink Bow, Mina Art, Adeline Creazioni, H2O, Aloe di Maurizio Sgarbi, Licia Woods per fare alcuni nomi), le piccole opere firmate da una nutrita schiera di artisti locali, e, da un anno a questa parte, la selezione di capi, accessori, borse e bijoux vintage provenienti dall’accurato e minuzioso lavoro di importanti uffici stile di case di moda italiane.

“Per ogni singolo oggetto passerei ore a spendere belle parole – prosegue Cecilia – così come mi viene naturale farlo per le creazioni della collezione Pommes De Claire”. Linea che un minimo di attenzione in più se la merita tutta, perché le creazioni della mantovana Chiara Savioli, grafica, pubblicitaria, modellista e soprattutto sarta per passione praticamente da una vita, sono davvero una gioia per la vista, il tatto e più in generale il senso del bello. Puliti e lineari come hanno saputo esserlo alcune delle più suggestive produzioni del passato, i capi di Chiara si caratterizzano per un pizzico di stravaganza che sprigiona spontanea da ognuno di essi. “È come se la voce dell’attualità si imponesse all’attenzione parlando da un corpo classico – conclude Cecilia – e ultimamente non la smetterei mai di ascoltare quella voce”.

Diversi capi griffati Pommes de Claire e altri prodotti di Mina’s Fashion Art Lab saranno esposti a Palazzo Tubertini, dal 7 al 9 dicembre, in occasione della seconda edizione di Bologna Vintage Market. Cecilia li presenterà in collaborazione con gli amici pesaresi titolari del negozio Dee Dee Vintage. Intanto, chi si fosse incuriosito può dare un’occhiata e cominciare ad acquistare qualcosa dal suo profilo Facebook.

Charly Max, vintage per gente di gusto

50.000 km in giro per l’Europa ogni anno possono essere tanti, ma per Sauro Sedioli sono il giusto prezzo da pagare per soddisfare una grande, inesauribile voglia di vintage. “Li percorro quasi tutti in auto, viaggiando molto in Spagna, Francia e Inghilterra – ci dice – e sono il mio personale pellegrinaggio per trovare oggetti, capi e accessori accomunati dal marchio dell’eccezionalità: chi ha la fortuna di trovarli e portarli con sé, sa di avere appena messo le mani su qualcosa di unico ed eccezionale”.
E in effetti nelle botteghe di Sedioli – Charly Max il loro nome – l’eccezionalità si respira nell’aria, e ha il profumo delle cose realizzate con la massima attenzione all’eleganza e alla qualità. Questo il marchio di fabbrica che caratterizza ad esempio i trench e i killer coat  Burberry e Aquascutum degli anni ‘70 scovati in terra britannica: “capi invernali che non passano mai di moda – dice Sedioli – e che da noi è possibile concedersi a prezzi assolutamente ragionevoli”. E lo stesso si può dire degli abiti, delle giacche e delle cravatte rigorosamente di sartoria napoletana, così come delle elegantissime doppia fibbia di “Di Mella”, anch’esse made in Napoli, che è possibile scegliere tra le collezioni in questo caso inedite offerte nei due store di Forlì e Milano Marittima.

“Non trattiamo solo pezzi vintage – spiega il titolare – ma siano capi nuovi o usati, puntiamo sempre al massimo connubio possibile tra stile e artigianalità, cercando di proporre un modo di vestirsi con un linguaggio e delle regole tutte sue, fondate il più possibile sul principio dell’esclusività”. “Un paio di pantaloni, un vestito e qualsiasi altro capo che abbiamo la fortuna di proporre, o ti calzano a pennello oppure no – prosegue – e in fiera ancora più che in negozio, o scatta immediatamente la scintilla, oppure c’è poco da fare, se non continuare a cercare. Ma se quella scintilla si accende, si può essere certi di essere entrati in contatto con l’originalità, perché è davvero difficile pensare di trovare qualcun altro con indosso lo stesso abito o accessorio”.

E quando abiti, borse e gioielli portano le firme di titani come Chanel, Hermès e Vuitton, solo per citare alcuni dei marchi trattati da Charly Max, il passaggio nei territori dell’eccellenza e del gusto diventa automatico. “Ecco – conclude Sedioli – se dovessi usare una sola frase per spiegare cosa contraddistingue la nostra offerta, dire che è solo per gente di gusto”.
Gli abiti e gli accessori vintage di Charly Max saranno esposti a Palazzo Tubertini, dal 7 al 9 dicembre, in occasione della seconda edizione di Bologna Vintage Market. Nell’attesa è possibile dare un’occhiata alla ricca offerta di Sauro Sedioli sulla  pagina Facebook della sua attività.

PX Military Store, lo stile indossa la mimetica

Se al fascino della divisa non sapete proprio resistere, PX Military Store è il posto che fa per voi. Si tratti di abbigliamento, accessori, equipaggiamento o altri articoli nuovi o usati che abbiano a che fare col mondo militare, il negozio si caratterizza come un vero e proprio arsenale mai a corto di rifornimenti per appassionati e cultori del genere. “Facciamo base su Prato – spiega il titolare Franco Messineo – ma vendiamo soprattutto su Internet, con un store on line, e in giro per l’Italia, portando a mostre, mercati e rassegne una selezione della nostra offerta”.

Offerta che sembra non conoscere confini né limiti temporali: dagli Stati Uniti all’Estremo Oriente, PX Military Shop copre tutto il territorio della produzione in materia, proponendo gli articoli attualmente in dotazione alle forze armate esistenti, ma anche divise e accessori storici, riproduzioni e repliche dei pezzi originali, e veri e propri oggetti da collezione. Tra questi ad esempio, anche divise e altri oggetti derivati dalle serietelevisive, con un occhio di riguardo per quelle a stelle e strisce, in virtù di rapporti diretti e di lunga data con fornitori e distributori statunitensi.

“Questi canali ci permettono di offrire a prezzi ragionevoli articoli altrimenti introvabili in Italia – afferma il titolare di PX – ed è sempre grazie a un rapporto privilegiato con un’azienda di Prato che riusciamo a proporre tenute da combattimento, accessori, capi tecnici e altre forniture per reparti d’elite italiani, prodotte qui da noi con la massima cura per dettagli e particolari”. E di dettagli e particolari che centrano in pieno il bersaglio dello stile e della qualità è ricca anche la collezione che riproduce i giubbotti e tanti altri capi indossati dai soldati americani durante la Seconda Guerra Mondiale. “Si tratta di articoli che rapiscono al primo sguardo – conclude Messineo – e siamo davvero orgogliosi di poterli proporre ai nostri clienti”.

La collezione dedicata alla Seconda Guerra Mondiale e un’altra ricca selezione dei prodotti targati PX saranno esposti a Palazzo Tubertini, dal 7 al 9 dicembre, in occasione della seconda edizione di Bologna Vintage Market. Nel frattempo è possibile dare un’occhiata al ricco catalogo sul sito www.pxprato.it e sulla sua pagina Facebook, e comprare capi, accessori e altri articoli dallo store on line.

VINTAGEART, vintage da una vita

L’impressione è quella che si può provare entrando in un museo, anche se al posto di quadri, sculture e documenti ci si imbatte in stampe, oggetti d’arredo, straordinari pezzi di design, accessori e vestiti, tanti vestiti. Vintageart, d’altronde, non sarà un museo, ma a Bologna è una vera e propria istituzione per chi adora gli stili e le atmosfere del passato e ha una predilezione particolare per il Novecento.

“Abbiamo cominciato più di 30 anni fa quando la parola vintage non era molto diffusa – spiega Luigi Artuso, fondatore e titolare dell’attività – e da allora non abbiamo mai smessodi cercare e selezionare con cura maniacale oggetti, capi ed accessori in grado di raccontare nel migliore dei modi il fascino della loro epoca”. E di materiale nel tempo se ne è accumulato davvero tanto: lo showroom di Vintageart raccoglie e presenta più di 5.000 pezzi unici tra borse, scarpe, stivali, cinture, foulard giubbotti ed ogni tipo immaginabile di capo, per rimanere al solo vestiario. La sensazione che salta all’occhio visitandolo è quella di finire in un vero e proprio emporio del tempo, anzi, dei tempi, ed è molto probabilmente la stessa che spinge tante aziende, tra cui molte della moda, a fare riferimento a Luigi Artuso e al suo marchio come un prezioso serbatoio di ispirazione per le nuove collezioni. “Non ci limitiamo solo a vendere – spiega Artuso – ma noleggiamo i vestiti e anche gli altri oggetti per grosse imprese, o anche per quei negozi e attività che vogliono raccontare un determinato periodo, magari allestendo una vetrina, e sanno di poter contare su di noi per farlo col linguaggio più appropriato e seducente”.

E di belle “parole” da spendere sul passato Vintageart ne ha davvero tante. Bellissime, ad esempio, quelle che sembrano pronunciare i tanti jeans d’epoca raccolti in una collezione talmente vasta e importante da essere ormai esposta come una vera e propria mostra. E dalla mostra al museo, magari non di nome ma sicuramente di fatto, il passo è davvero breve: se avete voglia di respirare il profumo del Novecento e dei suoi inconfondibili decenni, un viaggio nel tempo nella bottega di Luigi Artuso può senz’altro fare al caso vostro.

In alternativa, dal 7 al 9 dicembre, parte della collezione griffata Vintageart sarà esposta a Palazzo Tubertini, in occasione della seconda edizione di Bologna Vintage Market. Un biglietto da visita elettronico sull’attività è infine disponibile on line all’indirizzo www.vintageart.it.

Remake, passione per la scoperta

A Maria Grazia Roviaro gli abiti e gli accessori vintage sono sempre piaciuti, talmente tanto da trasformare quello che era un piacevole e appagante passatempo in un vero e proprio lavoro. “Remake”, questo il marchio che contraddistingue la sua offerta, è quindi una formula che ben calza anche al personaggio e ad una storia giocata sul rilancio. “Ho rilanciato sei, sette anni fa – dice lei stessa – quando ho capito che bisognava dare ancora più spazio alla mia voglia di cercare e collezionare cose belle del passato. Di capi e accessori stupendi ne avevo già raccolti molti, ma è stato solo a quel punto che ho deciso di fare un passo avanti, cominciando a scambiarli con altri appassionati e cultori come me”.

Fatto questo passo, Maria Grazia si è messa insomma definitivamente in gioco, cominciando a frequentare mercatini ed eventi non più solo per comprare, ma come vera e propria addetta ai lavori, anche se, ci tiene a precisare, a muoverla è sempre la stessa passione degli inizi. “La vocazione commerciale non può mancare – afferma – ma l’energia che mi fa andare avanti, quella che mi spinge a lavorare da sola di notte per preparare una trasferta, arriva dritta dall’amore che provo per questi oggetti e per le storie che a volte riescono raccontare”.

Siano vestiti o accessori, o si tratti ancora di uno degli affascinanti borsoni da viaggio che Maria Grazia ha raccolto nel tempo, tutto quello che ha da proporre si caratterizza per la ricerca appassionata che sta dietro alla sua scoperta. “Adoro il modo in cui un oggetto possa ancora oggi intrigarmi e incuriosirmi – conclude – e alla fine la ricompensa più grande per quello che faccio è sapere che domani o il giorno successivo potrei emozionarmi di nuovo, imbattendomi in qualcosa di raro, bello e irrinunciabile”.

I vestiti, gli accessori e le borse di “Remake” saranno esposti durante la prossima edizione di Bologna Vintage Market, in programma a Bologna, presso Palazzo Tubertini, dal 7 al 9 dicembre.

Doppiospazio+Delta-bo Project. Poesia e design per una visione senza tempo.

Doppiospazio

Doppiospazio è un team creativo multidisciplinare, che si confronta con i
diversi aspetti della comunicazione, dell’architettura e del design.
Una struttura nata a Modena, dalla volontà di quattro professionisti di
unire le proprie competenze ed esperienze. La ricerca e il dialogo continuo
permettono di trasmettere unità concettuale e progettuale nelle fasi di
analisi, ideazione e realizzazione di ogni progetto.
Un’espressione che nel design viene coniugata attraverso la ricerca di tutto
ciò che è quotidiano e che può essere straordinario, dall’arredamento
all’utensile, curando l’aspetto funzionale, estetico, comunicativo. E con
una forte sensibilità ecosostenibile.
Da questa visione hanno origine “Etcetera-Design”, una linea di furniture e
complementi in cartone, riciclabili, ecocompatibili ed ecosostenibili, e
un’originale serie limitata di oggetti di ri-design, nate dall’amore per il
vintage e per le produzioni industriali.
Una visione dinamica e personale in cui Doppiospazio coniuga poesia e
design.

Delta-bo Project

Delta-bo Project è lo spazio che Davide Deserti ha allestito, in quello che
un tempo era un deposito del sale sulle rive del Reno, nel centro della
città di Bologna, e che mostra tutto il suo amore per il design e la
ricerca.
Nato alla fine del 2006 dalla ventennale esperienza del padrone di casa, è
diventato oggi un punto di riferimento in Italia e all’estero, per la ricca
collezione di lampade, mobili e oggetti, reperiti e ricercati in tutta
Europa.
Un ambiente volutamente informale e in continua evoluzione nel quale vengono
accostati originali elementi di modernariato a una ricca selezione di
oggetti dal design intramontabile.
La selezione originalissima di pezzi e la capacità nell’accostarli creano
uno spazio magico e surreale nel quale è facile perdere la cognizione del
tempo sotto i grandi soffitti a volte.

In occasione di “Bologna Vintage Market” Doppiospazio e Delta-bo Project
propongono una visione diversa e originale del concetto di vintage. Oggetti
di ieri e di oggi si ritrovano in un allestimento surreale e poliedrico. Una
selezione di lampade, mobili e complementi degli anni ’50-’60-’70 si
confrontano con il design d’autore, il pezzo anonimo ma assolutamente unico,
le tirature limitate, il ri-design e l’eco-design. La creatività da diversi
punti di vista, molteplice, onirica, e a misura d’uomo.
Per immergersi in un ambiente dove fermarsi e stare bene.

Happy Books, pagine che si fanno guardare

Nell’era di Internet richiamare paginate a paginate di immagini su qualsiasi aspetto è un gioco da ragazzi. È uno dei grandi vantaggi della rivoluzione digitale, e a beneficiarne sono ovviamente anche le tante persone che di immagini, foto e disegni si nutrono per alimentare la propria passione creativa. Se tutto questo è innegabile, lo è però altrettanto che la sola ricerca non basta: per accendere menti ed idee serve anche interpretare, selezionare e curare, ed è proprio a questo compito che si dedica con passione, con uno sguardo vivace che spazia a 360°, Happy Books. “Siamo una libreria che vende on e off line, anche in giro per fiere, mercatini e rassegne – spiega il titolare Fabio Caleffi – e lavoriamo anche come piccola casa editrice”.

Filo conduttore delle due attività, la proposta di libri che palpitano di immagini e suggestioni per chiunque abbia a che fare col visuale, anche solo per hobby e diletto personale. “Trattiamo volumi di moda, design, illustrazione grafica, lavori femminili, fotografia, design e via discorrendo – prosegue Caleffi – e da più  di venti anni ci rivolgiamo a creativi, architetti, grafici, collezionisti e chiunque altro sia in cerca di ispirazione per dare forma ai propri sogni e progetti”. Ma non solo appunto, perchéaccanto ai professionisti c’è un folto pubblico fatto di persone appassionate di cose belle, che amano magari sfogliare un volume per prendersi una pausa da tutto, tirare un respiro, e riempire gli occhi e la mente di colori, profili e suggestioni. “Si tratta di un pubblico in crescita – ci spiega Caleffi in proposito – e se è vero che magari i professionisti della creatività si stanno spostando maggiormente sul digitale per trarre ispirazione, lo è altrettanto che l’idea di regalarsi un libro che faccia anche arredo, e si possa prendere in mano per il semplice gusto di lasciare parlare le immagini è sempre più diffusa”.

Inevitabile, è chiaro, che una idea del genere alberghi molto nelle teste e nei cuori di chi ami il vintage, la moda e tutto ciò che abbia a che fare con lo stile e la creatività. “È per questo che siamo spesso presenti ad eventi di questo genere – afferma il titolare di Happy Books – è un po’ come sentirsi a casa, ed è sempre un piacere trovare la persona giusta alla quale consigliare uno dei nostri volumi”. “Quando il loro sguardo si illumina e si perde in una pagina – conclude – capisci che questi libri hanno ancora tanto da dire, e che la cura con cui li cerchiamo, raccogliamo e proponiamo ha ancora tanto da dare”.

I libri di Happy Books saranno esposti a Bologna Vintage Market, in programma a Palazzo Tubertini dal 7 al 9 dicembre. Chi volesse, può consultare il catalogo e l’offerta e magari acquistarli anche on line, sul sito www.happybooks.it.

Lanicodellemeraviglie, quando il gioco del riciclo diventa arte

Prendete una massima intramontabile della nonna, aggiungete manciate di passione per la moda e la manualità, spolverate con un pizzico di casualità che non guasta mai, mescolate energicamente… ed ecco a voi lanicodellemeraviglie. Lanicodellemeraviglie è un piccolo marchio artigianale dal sapore retrò, che punta al recupero creativo di materiali tra cui bottoni, tessuti, carta, cristalli e pietre dure, e a proporlo con perizia e dedizione, da alcuni anni ci pensa Nicoletta Nicoletti.

“Ho iniziato quasi per gioco – racconta – tutto è cominciato con un corso in merceria e da lì è bastato un attimo perché il mio amore per la moda e tutto quello che si può creare con le mani prendessero il sopravvento”. Prima ancora però, c’era già la massima della nonna: “non bisogna mai buttare via nulla, mi diceva, e da allora non ho mai smesso di ascoltarla, legandomi in modo particolare alle cose che mi appartengono, e cercando di ridare loro vita e utilità nel momento in cui sembrava fossero ormai consumate e da buttare”. Pensiero che difficilmente sfiora Nicoletta: per lei c’è sempre qualcosa in un oggetto o in un tessuto, vuoi anche un piccolissimo dettaglio, che merita di essere recuperato e rimesso in pista, così che non si separi totalmente dal ricordo del capo originario, e allo stesso tempo possano nascere nuovi, interessanti accessori che strizzino l’occhio tanto al contemporaneo quanto al vintage.

Risultato che riesce benissimo ad esempio ai cappelli della serie “Le Dive”, ispirati al sapore inconfondibile degli anni ’40 e ’50 e all’essenza di femminilità che sprigionava dalle stelle dell’epoca. Piume, velette, bottoni e piccoli cristalli i particolari che caratterizzano questa produzione, mentre è mescolando sapientemente frangette, pizzi, cristalli, gemme e bottoni d’epoca che Nicoletta fa un ulteriore balzo indietro nel tempo, fino agli anni ‘20, con la linea “Romantique”, dedicata ad una personalissima reinterpretazione dei primi “camei di tessuto”. Ma questi sono solo alcuni dei percorsi sui quali si avventura la creatività di Nicoletta. Altri prendono la forma lunga e sinuosa dei “Gingilli”, orecchini dal sapore nostalgico è che è possibile indossare in coppia o da soli; parlano di gioia e radiosità, come gli accessori da sposa della linea “Le Mariage”; o tributano alla nonna i giusti meriti per le fortune di una produzione felicemente ispirata dal riciclo. “Lei la ricordo con ‘Le Pierine’ – spiega e conclude Nicoletta – accessori dedicati ad una donna straordinaria e realizzati al 100% con materiali di recupero come collane, orecchini, spille, bottoni e ritagli sartoriali, che continuo a cercare con passione nei cassetti di tante nonne e in giro per i mercatini”.

E al prossimo giro lanicodellemeraviglie sarà al Bologna Vintage Market. L’appuntamento è a Palazzo Tubertini dal 7 al 9 dicembre. Intanto, chi si fosse incuriosito e non avesse pazienza può dare una prima sbirciata alla sua pagina Facebook.